venerdì, marzo 24, 2006

Pompini & affini (finalmente il post)(parte II)

Mi accingo finalmente a scrivere un post lungamente rinviato a causa della personale consapevolezza della quantità di astii e ripicche che questo non mancherà di procurarmi.
E non perchè tale scritto abbia motivo di esserne causa, ma perchè, trattandosi in esso di individui di sesso maschile ed essendo gli appartenenti a tale specie poco dotati di ironia nonchè di discernimento, tutti i possessori di un pene tenderanno a riconoscersi nella bieca categoria ivi descritta e, va da sè, non ci rideranno su.

Dopo avervi opportunamente innervositi passiamo ai fatti.

La trattazione sulle
  • spompinatrici virtuali
  • resta infatti incompiuta se non corredata opportunamente da un accurato studio sul suo corrispettivo maschile:
    signore e signori ecco a voi il marchettaro virtuale.

    Tale soggetto si caratterizza inequivocabilmente per la pregnanza dei commenti che distribuisce generosamente ed indiscriminatamente a qualsiasi essere vagina-dotato che bazzichi la blogsfera. Tutte ma proprio tutte (anche quelle che un blog non ce l'hanno-ma-dovrebbero-assolutamente-aprirlo-perchè-sarebbe-di-certo-fantastico) si sentiranno ripetere da questo essere con evidenti problemi di dissociazione che sono la persona più figa (interessante-intelligente-intrigante-sexy-quant'altro) della rete/la femmina più femmina mai conosciuta/la donna della sua vita. (Le barre non indicano concetti escludentisi, ma consequenziali).

    Oltre alla pregnanza di tali commenti (che si evince da come vengano apposti indiscriminatamente sotto post il cui contenuto può essere indifferentemente "Fermiamo la guerra" o "Mi è morto il gatto") ciò che stupisce è la loro diffusione. Il marchettaro adopera infatti l'infallibile tecnica a pioggia che li fa ricadere copiosamente e contemporaneamente un pò ovunque (sui belli e sui brutti).

    Altra analisi interessante riguarda poi i blog o peggio ancora i post che finiscono a commentare. Li si ritrova infatti in gran numero in appendice a post che trattano di argomenti per loro di in-dubbio interesse quali: riviste femminili, diete e tonalità di tinte per capelli (!!). Per non parlare di quando incitano le blogger autrici di suddette amenità con sottintesi come: "sei una maniaco-depressiva tale da contare e riportare in rete il numero esatto di calorie da te ingerito nell'arco della giornata? la cosa più esaltante della tua settimana è stata che abbiano portato la durata del tuo corso di gag avanzato da 30 a 35 minuti? Tu si che sei una donna con la D maiuscola/mooooooolto interessante/la donna della mia vita" (sempre le solite barre insomma).

    Ulteriore motivo di sconcerto è come qualsiasi cosa detta in rete rappresenti per questi individui la Chiave della Verità. Io me l'immagino con gli occhietti sgranati davanti ai loro monitor che ad un tratto si riempiono di nuova vita, il velo delle tenebre si squarcia davanti a loro ed eccola: L'ILLUMINAZIONE.

    Concetti semplicissimi che generazioni di fidanzate avranno certamente cercato di conficcare nelle loro teste di cerebrolesi (es. "Sai, può darsi, che una donna che viene da te per lamentarsi di qualcosa, magari, preferirebbe fare qualcos'altro che predertelo in bocca") ad un tratto ( per il breve tempo strettamente necessario a lasciare un commento) gli si palesano e la blogger in questione da riproponotrice di ovvietà si tramuta per loro in essere-dalla-saggezza-infinita-dispensatrice-di-ogni-verità.

    Ma, e siamo giunti alla parte migliore (sebbene la precedente ci andasse vicina), la più sorprendente caratteristica del marchettaro (in quanto endemicamente contrapposta alla sua natura di maschio) è che lui, donna, ti è SOLIDALE.

    Si. Solidale. Il tuo blog non è che una lamentela ininterrotta sulla diffusione degli acari della polvere? Metà dei tuoi post contengono dettagli lacrimevoli sui tuoi traumi infantili? In generale insomma potremmo dire che il tuo ragazzo reale rabbrividirebbe di fronte al solo pensiero di un miliardesimo di questi sfoghi? Tranquilla il maschio, quando è in rete ti COMPRENDE.

    E ti incoraggia. E ti "rispetta". (così dice). E ti apprezza. E ti sostiene se decidi di andarci piano. E capisce la tua ritrosia al pompino in luogo pubblico. E ritiene che il tradimento sia cosa schifosissima e ripugnante. E.

    E, DECISAMENTE, TI PRENDE PER IL CULO.

    giovedì, marzo 23, 2006

    Perle ai Porci (parteII)

    (puntata precedente)

    MOMO: "Hai ragione, la primavera mi da alla testa, e sono almeno due settimane che giro cercando di rompere i coglioni a tutti gli individui di sesso maschile che mi si parano davanti. Ma le mie voglie primaverili sono del tutto inconcludenti a causa dell'attacco influenzale e assolutamente inadeguato di monogamia galoppante che mi è preso (inadeguato perché riferito ad un individuo che sta con un'altra da 5 anni).
    Grazie di esserti ricordato il giorno dopo di farmi una domanda tanto carina e altruista. Sono piacevolmete sorpresa della tua straordinaria attenzione nei confronti del mio stato d'animo.
    E infine si, hai ragione anche sul fatto che non mi abbia dato noia (e non mi pareva di aver detto niente del genere a riguardo).
    Baci
    Ps: questa email è da leggere con una buona dose di ironia (come la precedente, solo che non pensavo ci fosse bisogno di precisarlo)."

    LUI: "io l'ho presa con la giusta ironia, non preoccuparti, l'eventuale rispota gelida è dovuta al momento in cui rispondevo.
    p.s
    giusto per informazione, al contrario di quanto pensi, il dottore ti tromberebbe volentieri.
    baci"

    MOMO: "Te lo giuro, ieri notte sono stata fino alle tre a cercare di collegare in qualche modo le tue risposte a quello che ti avevo scritto io. Ho letto e riletto le tue email. Alla fine, stamani, ho avuto un'illuminazione. Dimmi la verità: tu di tutto quello che ti ho scritto hai letto solo la prima e l'ultima frase vero? Ma come!!! Io perdo tempo a scrivere in una prosa perfetta, in un italiano impeccabile, con uno stile invidiabile e tu mi salti mezza email?! Tze!!! Perle ai porci! Baci, buona notte o buon giorno a seconda di quello che preferisci!"

    LUI: "perchè dici questo?"

    ...perchè dico questo?

    mercoledì, marzo 22, 2006

    Perle ai Porci (parte I)

    uno scambio di email interessante

    LUI: "come mai ieri sera mentre mi facevi il pompino ti sono scese due lacrimucce? ciao"

    MOMO: "sai com'è...........................mi sono commossa baci"

    LUI: "dai davvero ,come mai?"

    MOMO: "Vorrei poterti dire che è stato un momento di nostalgia nel rivederti, nostalgia di qualcosa che non c'è mai stato e non ci sarà mai. Oppure che mi sono sfuggite, nel tentativo di nascondere un romantico addio, l'Ultima Bella Scopata. Premesso che penso che sia l'ultima più o meno tutte le volte che ti vedo, se volevi sentirti dire una cosa del genere vuol dire che stai pensando di chiuderla qua, in caso potresti essere un filino più diretto invece di fare queste domande? Mi risparmieresti un sacco di seghe, grazie.

    E in vece no. La Verità è un'altra tesoro mio. La Verità è che mi stavo semplicemente strozzando. Cosa piuttosto plausibile visto che mi ero appena ritrovata con un cazzo in gola mentre ancora non avevo finito di chiedere come va. Non mi sto lamentando, questa è una semplice constatazione. La prossima volta comunque, se ti sembra che ci sia qualcosa che non va, per favore, fermati prima invece di mandarmi un'email il giorno dopo con scritto " ma perché ieri mentre ti cacciavo un dito nel culo hai tirato su col naso?"
    Beh, questo è tutto per ora, spero di aver risposto esaurientemente alla tua domanda.

    B A C I (tu hai dimenticato come si scrive per caso?)"

    LUI: "mi sembra che la primavera ti dia alla testa.
    il fatto che te lo abbia chiesto il giorno dopo è che c'ho ripensato il giorno dopo!
    in quel momento non mi sembrava che ti desse noia!

    baci"

    continua...

    martedì, marzo 21, 2006

    Cinque inconcludenti desideri

    Sarà ch'è primavera,
    sarà che sono ancora avvolta nel mio accappatoio morbido e mi crogiolo nel profumo buono della mia pelle,
    sarà che ascolto questa canzone (volutamente non la scrivo, ognuno potrà immaginare quella canzone speciale che fa quest'effetto)...

    Sarà. Comunque ho cinque dolci desideri che mi mettono molto di buon'umore...

    1. Ricevere una dozzina di rose rosse.
    Con un biglietto che valga la pena di tenere.

    2. Chiacchierare tutta la notte davanti a una (due, tre, quattro...) buona birra.
    Per guardare poi l'alba in silenzio.

    3. Trovare qualcuno che mi aspetta proprio sotto il mio portone.
    La notte quando torno a casa da sola.

    4. Essere svegliata da una serenata improbabile. (è fondamentale che sia improbabile)
    E rovesciare un secchio d'acqua sulla testa dell'impavido.
    Invitarlo a salire per asciugarsi.

    5. Un massaggio lentissimo e una bottiglia di vino.
    Da una persona da cui non me l'aspetto.


    MOMO: "certo che sei realistica!"

    ME: "MOMO! TU NON HAI FIDUCIA NEL FUTURO!"

    lunedì, marzo 20, 2006

    Ciclotimici

    Dicesi di persone soggette a continui, repentini sbalzi d'umore.

    L'ho scoperto di recente. E nel pieno rispetto della vigente normativa sulla trasparenza ho deciso di farmi cucire sul braccio sinistro, ben in evidenza, la targhetta del caso:
    "SI, IO SONO CICLOTIMICA."
    Finalmente ho trovato una definizione appropriata.

    Qualcosa che una volta tanto non abbia che fare con sbalzi ormonali e cicli mestruali, luoghi comuni che, se permettete, ci hanno sfracellato le palle. Non che non siano per lo più correlazioni corrette e verificabili, ma discriminanti quello si.

    Perchè a un uomo che abbia "i cazzi suoi" viene riconosciuto il diritto di essere maleducato, arrogante e tutto quanto gli passi per quella testa da egocentrico di merda che si ritrova, e va da sè che qualsiasi comportamento del cazzo lui voglia tenere è giustificato, approvato e incoraggiato.
    Perchè un vero uomo ogni tanto DEVE avere i cazzi suoi.
    In quel caso tu, donna, sei tenuta a riconoscergli tale prerogativa e a non stargli tra le palle. (Se l'uomo per caso si sente tollerante nei tuoi confronti puoi fargli un pompino e toglierti dalle palle dopo)

    Ma se di te, donna, si dice che hai "le tue cose" sei davanti a un comodissimo sistema per:
    1) non prendere sul serio le giuste recriminazioni che stai esponendo e porre così fine a qualunque discussione (es. LEI: "stronzo ti stavi scopando la mia migliore amica, ho trovato il video su internet!" LUI: "Ma che ti prende? c'hai le tue cose?")
    (LEI:"le mie cose si. Ai due lati della testa ce l'ho!!")
    2) darti implicitamente (ma mica tanto) della disadattata, pazza, inadatta alla vita sociale e qualsiasi altra cosa torni utile al momento (es. LUIadunamico: "portare anche la mia ragazza? lascia perdere c'ha le sue cose") (?)
    Le varianti sul tema sono infinite, ma io mi sto ulteriormente innervosendo.

    Una domanda mi sorge spontanea: perchè è onorevole, comprensibile, umano che un uomo abbia "i cazzi suoi" e non che una donna abbia "le sue cose" essendo le conseguenze e la periodicità dell'evento identici?

    Insomma sono ci-clo-ti-mi-ca.

    Memorizzate e, la prossima volta, usate l'insulto appropriato.

    venerdì, marzo 17, 2006

    Pompini & affini (finalmente il post)(parte I)

    Post fa mi ero ripromessa di dedicare al più presto lo spazio dovuto ad uno dei problemi in assoluto più nefasti che deteriorano irrimediabilmente il mondo, già difficile, della comunicazione (purttroppo non solo virtuale!!!).
    All'epoca individuavo l'origine del problema nella presenza in rete di una cospicua schiera di spompinatrici virtuali che, non potendo esercitare il mestiere con profitto nel mondo reale, ne trasferiscono la pratica nella blogsfera. Oggi, ahimè, pur senza sottovalutare l'incidenza di tale classe mi accorgo con orrore che le suddette deficienti rientrano in verità in una categoria più vasta, nonchè sessualmente trasversale: il marchettaro virtuale.

    Ma procediamo per gradi.
    All'interno della più vasta categoria dei marchettari, le spompinatrici costituiscono comunque la parte più cospicua e, per questioni di numero, ma anche di spudoratezza, la più facilmente osservabile.
    Mi pare di una qualche rilevanza sottolineare come la spompinatrice di cui si parla in questa sede tragga la sua fondamentale connotazione dall'essere VIRTUALE. (non stiamo parlando della zoccola di comune memoria)

    Trattasi ovvero di persona che difficilmente nella vita reale vi farebbe un pompino, per quanto a giudicare dai suoi discorsi in rete lasci intendere che muoia dalla voglia di farlo. Unico scopo e ragione di vita della suddetta è infatti la vostra approvazione per ottenere la quale non esiterà a profondersi in complimenti inverosimili, gratuiti e per nulla attinenti (leggere con aria adorante:"ooooo, da come scrivi si evince chiaramente che tu sei l'uomo più figo della terraaaa"). Ma questo sarebbe il meno.

    Ciò che fa della spompinatrice un essere infinitamente deleterio per i rapporti (virtuali e non) tra i sessi è che l'imbecille pur di essere giudicata figa dai maschietti (inutile precisare che l'unica discriminante che le fa leggere o meno un blog è il fatto che l'autore abbia un pene) si profonde in affermazioni che una donna non farebbe/condividerebbe/approverebbe mai e poi mai (infatti non che lei le condivida. Ma questo è irrilevante, l'essere in questione non è dotato di opinioni).

    Brevi prarafrasi di quello che vengono a scrivervi:

    "Si, la mia unica ragione di vita è fare pompini agli uomini mentre guardano la tv"

    "é indiscutibile che l'Uomo sia un essere superiore la cui volontà deve essere assecondata in qualunque caso."

    "Approverei e anzi incoraggerei che il mio ragazzo andasse a letto con qualsiasi donna voglia. Gli sarei grata per questo (gli farei un pompino per la gratitudine) e ovviamente questo non intaccherebbe mai la mia fedeltà. A meno che lui non voglia vedermi fare giochini erotici con altre donne."

    Inutile dire che se avete il pene riterrete questo post un coacervo di menzogne (dettate da invidia e vetero femminismo è ovvio) e se avete la vagina e siete deficienti verrete numerose a smentirmi.
    Se siete detentrici di una vagina e di un cervello questo post è scritto per voi: non aprirà mai gli occhi a nessuno ma intanto noi possiamo riderci su!!

    ...............continua......................

    giovedì, marzo 16, 2006

    Dedicata a Fracidell@

    Che per problemi tecnici non ha accesso al PC da circa 24 ore (e mi tempesta di telefonate per sapere come sta il nostro bambino)



    ps: Fracidell@ vi bacia tutti

    martedì, marzo 14, 2006

    SCazZI e SMazZI

    Non è possibile. No proprio è una contraddizione in termini.
    Io mi domando e dico: _ci si può rompere il cazzo di cazzeggiare?_
    Ebbene, so che la risposta intuitiva sarebbe: _certo, nulla di più naturale!_
    Si, ma il punto è: _naturale per chi?_

    No perchè a me, in ventitre anni di onorato fancazzismo questa cosa proprio non m'era mai successa.

    Sarà che il mio cazzeggio era altamente produttivo.
    Si, si. Produttivo.
    In anni di costante ed indefessa pratica ho ottenuto un'indiscutibile talento nella nobile arte della cartomanzia, una resistenza mica da ridere rispetto a bevande ad alto contenuto di caffeina e/o alcol (notori riempitivi di giornate e/o nottate del più puro far nulla), una discreta cultura in film/musica trash (notoriamente abbinati alle bevande suddette), una dipendenza a quanto pare irreversibile da internet e derivati e un'intolleranza conclamata alla luce del mattino (che non vedo da anni). Inoltre il prolungarsi dello stato di nullafacenza mi ha permesso di migliorami in ambiti nei quali peraltro avevo sempre dimostrato un'innata predisposizione (in ordine di importanza cibo-sesso-danza e affini).

    E poi insomma, dopo aver praticato amatorialmente dalla nascita (stiamo parlando del cazzeggio, non fatevi distrarre dall'ultima parentesi), finalmente con l'università mi ero portata al livello agonistico!!

    Eppure un bel giorno all'improvviso...
    Eh, ma lo Scazzo, quando arriva arriva!
    E adesso è arrivato...

    Inspiegabilmente...

    E dire che non c'ho un CAZZO da far...e

    MMM...




    6h P.S. Altro modo non proficuo di impiegare il tempo: andare a una conferenza cui intervengono Lidia Ravera e Silvia Ballestra.
    Impressioni sommarie:
    La Ravera: spocchiosa come solo chi si proclama di estrema sinistra sa essere.
    La Ballestra: in una parola eloquente. La sua frase più pregnante: "mmmmm..... eeeeeeee.... sii.... ehm.." (in ogni caso un ottima esemplificazione de: l'attegiamento da non tenere assolutamente se ad un esame ti fanno una domanda a cui non sai rispondere)

    lunedì, marzo 13, 2006

    scrivevo poesie

    Scrivevo poesie.

    Nelle notti più lunghe,
    seduta sulla curva velluto d'un cielo corvino d'estate.
    Nella solitudine disperata dell'inverno che passa e disgela,
    rime silenti, a non disturbare i tuoi sogni.
    Posavo sul foglio parole,
    che volavano via.
    Aspettavo l'alba
    e il sole distante,
    e luce ovattata che bagna silenzi che spinge lontano.
    Scrivevo parole lascive, impregnate di malinconia.
    Parlavo d'amore.
    Alla luna, alle stelle.
    Alla notte che stava a sentire.
    Piangevo un sapore rubato,
    e quell'odore di buono che non era più mio.
    E mille volte chiamavo il tuo nome.

    Adesso non piango.
    Ho una pena nel cuore.

    Sul filo spinato si vede
    il resto della mia fuga.
    Piccoli rombi ineguali ondeggiano al vento,
    trame di lino in campi di cotone.
    Restano lì e quando passo mi fanno soffrire.
    Forse arriveranno le lacrime
    quando la rabbia cederà al dolore.

    Le poesie non mi fanno più compagnia.

    sabato, marzo 11, 2006

    Quando per essere se stessi bisogna cambiare

    Ho la frangetta.

    Sì, quell'acconciatura ridicola che fa tanto chiwawa. (non ho idea di come si scriva e sinceramente non ho nessuna voglia di andarmelo a cercare! la mia vita sarà migliore quando imparerò a scrivere correttamente il nome di questo cane?)
    E dire che ad un cane somigliavo già abbastanza. Ma prima ero più verosimile come cocker. (in effetti da brava Lilli sono cresciuta credendo fermamente che il massimo del romanticismo sia un uomo che mi lasci l'ultima polpetta.. !) (per l'ortografia vedere parentesi precedente)

    Ma non divaghiamo.
    Insomma alla bella età di 23 anni, per la prima volta nella vita (la mia restante dignità mi impone di precisarlo) ho la FRANGETTA.

    Quando, subito dopo la sforbiciata, mi sono guardata nello specchio, ho iniziato a ridere come una pazza.
    E CONTINUO A RIDERE DA ALLORA.

    Il commento della parrucchiera alla collega-parrucchiera "Bè... sempre meglio che se avesse pianto!!"

    E non ho solo la frangetta.
    Adesso giro per la casa in un completino intimo a POIS. (pois, pois, pois, me ne devo convincere..)

    Credete che sia il massimo?
    Ha due simpatici volant sui lati della mutandina (minimalista)...

    Ogni volta chi incrocio uno specchio mi metto di buon umore...

    Non mi riconosco e questo mi convince..

    SEMPRE LA SOLITA SCEMA!!

    Mettendo ordine

    Ho una poesia che non è più di nessuno.

    Non è più mia e me ne voglio disfare.

    Non è di lui che non l'ha letta mai.

    Era una lunga notte e non la voglio cancellare.

    Ne ho lasciato una sola copia e non so che farne.

    17/06/'05...

    "...ma è un ricordo che vale dieci lire..
    e non c'è niente da capire."

    venerdì, marzo 10, 2006

    Latin lover.... (?!?)

    Allora. Sono le due. LE DUE!
    E io sono a casa. A CASA!!
    E come accade sovente in questi tempi bui sto per dormire con una donna!

    Ora passi che lei è molto carina, simpatica nonchè una delle mie migliori amiche e la cosa diventerà sicuro motivo di chiacchiere, pettegolezzi e ilarità diffusa (tanto più che abbiamo mesi di arretrato di cui sparlare.. e che mesi!!) ma... Cosa c'è che non va???

    Ah ecco. Rimembro.
    C'è che stasera noi eravmo uscite tutte carine (ed ho abbastanza senso critico, credetemi) di ottimo umore (dunque disponibili) in piena tempesta ormonale da primavera incipiente (dunque moooolto disponibili) E CE NE SIAMO TORNATE A CASA perchè non ne potevamo più!!!!!!!!

    Non ne potevamo più di ballare in mezzo a un cerchio di uomini sbavanti di cui NESSUNO e dico NESSUNO che si decidesse a fare alcunchè!!!! (ora forse a voi sorgerà il dubbio che fossero sbavanti e che stessero in cerchio proprio attorno a noi, beh adesso sono troppo inkazzata per spiegarvi come lo so. Sbavavano. Punto e basta.)
    Ma che palle!!!
    Complottavano tra loro, guardavano, QUALCUNO SCATTAVA FOTO COL CELLULARE (QUESTI QUI SAREBBERO DA UCCIDERE! MA DOVE PENSANO DI ESSERE? ALLO ZOO???)
    e nessuno che ci provasse!

    Ma di che c'hanno paura questi qui? Che mordiamo!!!

    Tanto per chiarire. Le nostre intenzioni erano serie.
    Ballare volevamo. Mica fare le zozzerie...

    Cazzo.
    Dite che si vedeva?


    UOMINI SIETE TRISTI TRISTI TRISTI.

    giovedì, marzo 09, 2006

    CURSUS HONORUM


    Un cortigiano: un uomo che vive a corte
    Una cortigiana: una mignotta

    Un uomo di strada: un uomo duro
    Una donna di strada: una mignotta

    Un uomo senza morale: un politico
    Una donna senza morale: una mignotta

    Un uomo pubblico: un uomo famoso, in vista
    Una donna pubblica: una mignotta

    Un segretario particolare: un portaborse
    Una segretaria particolare: una mignotta

    Un intrattenitore: un uomo socievole e affabulatore
    Una intrattenitrice: una mignotta

    Un uomo molto disponibile: un uomo gentile e premuroso
    Una donna molto disponibile: una mignotta

    Un uomo molto sportivo: uno che pratica diversi sport
    Una donna molto sportiva: una mignotta (che pratica un solo sport)

    Un tenutario: un proprietario terriero con una tenuta di campagna
    Una tenutaria: una mignotta (che ha fatto carriera)

    Un passeggiatore: un uomo che cammina
    Una passeggiatrice: una mignotta

    Un uomo con un passato: un uomo che ha avuto una vita, in qualche caso non particolarmente onesta, ma che vale la pena di raccontare
    Una donna con un passato: una mignotta

    mercoledì, marzo 08, 2006

    Donne (dududu)

    C'è sempre qualcosa di triste nella Festa della Donna.

    Funziona un pò come per S.Valentino.
    Come il 14 febbraio ti accorgi di norma che la tua storia fa acqua da tutte le parti, così, nè più nè meno che con lo stesso principio, l'8 marzo ti accorgi della Nostra* miserrima situazione.
    * (ovvio che non è un plurale maestatis)

    E non sono "contraria" alla festa della donna, per carità!(DONNE FESTEGGIAMOCI TUTTE!!!)
    Un pò perchè non riesco ad essere contraria in linea di principio a nessuna festa (mi piace festeggià embè?) e un pò perchè la retorica che bisognerebbe festeggiarsi sempre indipendentemente dal fatto che qualcuno ti ci fissi una data è, per l'appunto, una bella retorica.
    Del resto non ho neanche nulla da ridire su chi non festeggia (qui nel senso molto materiale di uscire a far qualcosa). Insomma l'8 marzo è un'occasione, meno male che c'è, così ognuna può farne ciò che vuole.

    Epperò.
    MI FA TRISTEZZA.

    Sentire in tutti i Tg che la disoccupazione femminile è vergognosamente più alta di quella maschile, il nostro lavoro peggio retribuito, le nostre possibilità di carriera infime.
    E questo non è certo quello che mi preoccupa di più.

    In Italia ci sono 5000 stupri l'anno.
    E ce ne ricordiamo solo oggi.
    (E ad ognuno di noi viene in mente almeno un microcefalo di dubbia appartenenza al genere umano in grado di scherzarci su)
    E questo non è ancora quello che mi indigna di più.

    Perchè viviamo in un mondo fatto dagli uomini a loro immagine e somiglianza e questo non implica solo che viviamo in un mondo di merda.

    Questo implica che non è abbastanza la penalizzazione biologica di avere le ovaie (sghignazzi il "sesso forte" mi convincerò della loro superiorità fisica quando vedrò un uomo sopravvivere a una gravidanza) dobbiamo aggiungerci tutte le penalizzazioni derivanti da metri di giudizio tarati (termine non potrebbe essere più appropriato di così) su di loro.
    Eh si, troppo facile. Se il metro del successo è "avere le palle" voglio ben vedere se il più inutile degli uomini non ci è più vicino di me.
    E se l'efficienza sul lavoro si misura sui loro ritmi biologoci ben venga; intanto qua ci stiamo estinguendo.

    Ma la cosa VERAMENTE PIù TRISTE DI TUTTE: è vedere quante donne ci si adeguano!!

    Quante troieggiano compiaciute alla ricerca della loro benevolenza, cercano di assimilarne i comportamente deteriori credendoli indice di una qualche superiore- emancipazione (per inciso permettetemi di sputare virtualmente in un occhio a tutte quelle che stasera andranno a vedere uno strip! ma dai!) etc. etc. (proprio su quest'ultimo argomento mi passa anche la voglia di scrivere).. Quante stasera invece di godersi una bella serata con le amiche andranno in giro come delle oche avvalorando la tesi maschile (ahimè evidentemente a ragione sempre più diffusa) che l'8 marzo sia il giorno migliore per rimorchiare...

    Eh si.. c'è qualcosa di triste nella Festa della Donna:

    gli uomini

    martedì, marzo 07, 2006

    Svegliatevi bambine...

    Suggestioni primaverili.
    L'aria più chiara, più netta (sensazione inesprimibile) il cielo più blu. La luna.
    Tornando a casa scopri che è primavera, il disgelo dei sensi si compie rapido nell'arco di una sera. La tua pelle respira sensazioni vivissime..

    Fin qui la parte romantica..

    Veniamo al concreto:

    Ti senti zoccola inside, flirteresti col muro (e in effetti c'hai provato davanti allo specchio), fai scorrere vecchi numeri della rubrica, lentissimamente per rivedere bene quelle scene.

    Hai voglia di accoppiarti.

    Sei felice.

    Monti una scansìa, da sola.
    Ti complimenti con te stessa (e con le amiche) della tua "scarsa femminilità" che ti rende un essere autosufficiente (sebbene sei consapevole che potresti ottenere le stesse cose miagolando, epperò.. nessuno monta mobili come te!).
    Ma la scansìa fa degli strani movimenti ondulatori.
    (mediti di scrivere un post dal titolo la scansìa pendente di ghisa. In effetti ce l'hai ancora tra le bozze.)
    Risolvi il problema con del cordino.
    Decidi che sei un mito.

    Hai voglia di accoppiarti.

    Sei felice.

    Nella penombra di un minuscolo teatro vedendo il tuo prof. (relatore della tua tesi, ovvio) cantare "la pioggia di marzo" dedicandola alle donne presenti decidi con evidente ritardo di innamorarti di lui.

    Hai voglia di accoppiarti.

    Sei felice.

    Telefoni ad un'amica per pensare "ad altro" e scopri che è più arrapata di te.

    Hai voglia di accoppiarti.

    Sei felice.

    Ascolti "che bambola" "piccola così" e "che notte" a ripetizione.
    SI, IO AMO FRED BUSCAGLIONE. Sia messo agli atti.

    Non hai nessunissima voglia di scrivere.

    Comunque hai voglia di accoppiarti.

    lunedì, marzo 06, 2006

    PICCOLE cose da GRANDI

    Un pomeriggio inaspettatamente inciampi in un blog in cui non saresti mai dovuta inciampare: E Non Lo Leggi.

    Scherzi con P.m.S. (Persona molto Speciale) sull'eventualità di diventare la sua "segretaria" e sulle eventuali "mansioni" da svolgere (ovviamente dopo aver superato le canoniche "selezioni di gruppo" e l'immancabile "prova orale") e dopo aver chiuso il telefono gli giri un curriculum vitae.
    Ridendo come una scema.

    Conosci dopo cinque anni di "università" i tuoi due primi colleghi (un maschio e una femmina perchè siano un campione rappresentativo).
    In rapida successione ti chiedi a cosa siano mai serviti i suddetti cinque anni se dopo una laurea con lode sei in definitiva un'incompetente.

    Hai il secondo colloquio con un tale che non hai capito come si chiama, non hai idea di che lavoro faccia e non si capisce cosa si aspetti da te, domani in orario e luogo da destinarsi.
    Va da sè che realizzi che non saprai mai che lavoro vuoi fare da grande.
    E da grande sarà tra pochi mesi.

    Momo al telefono ti dice:
    "dai che tra poco sarai QUALCOSAFACENTE" (!!!)

    ça c'est l'aventure

    Lunedì mattina

    Dopo una notte passata a fare incubi e a tenere la mano destra immersa in un bicchiere di acqua e sale, e dopo una serie di telefonate mattutine e richieste disperate di aiuto mi risolvo ad andare al pronto soccorso.

    Doccia veloce (si fa per dire, provate a farvi uno sciampo senza usare la mano destra), mi vesto, passa a prendermi un amico che non fa altro che prospettarmi scenari apocalittici e operazioni cruente per tutto il tragitto. Scendo dalla macchina, mi avvio, entro.

    Mi fanno aspettare giusto una mezz'oretta. Mi fanno entrare.
    "si sdrai"
    "addirittura?"

    Dottore e infermiera si aggirano attorno al mio arto ferito. "pinze"..."ago" Arriva un'altro medico, si ferma ad osservare
    "gliel'hai fatta l'anestesia?"
    "no, sennò non mi può guidare"
    "scusi, perchè io la sto guidando? AHIA!"

    Dopo circa un quarto d'ora di torture e lamenti finalmente la scheggia di vetro esce (appena qualche decimo di millimetro), vengo disinfettata, fasciata e resa alla libertà.

    giovedì, marzo 02, 2006

    Immagini, e che immagini!



    poste ad imperitura memoria della nostra serata!